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Il pumo pugliese e il buon auspicio di una ripartenza!

Emblema dell’artigianato pugliese, il pumo, sin dai secoli scorsi, era impiegato ai fini decorativi dalle ricche famiglie pugliesi per adornare le ringhiere dei balconi, i corrimani delle scalinate, o era posto sui loggioni dei palazzi signorili, talvolta personalizzandolo con elementi araldici. Quest’oggetto di ceramica fatto a mano al tornio, s’ispirava alla dea romana Pomona, divinità protettrice dei frutti che crescono sugli alberi, dell’olivo e della vite, lo stesso termine “pumo” deriva dal latino pomum che significa frutto. La sua forma ricorda la nascita di un fiore o di un frutto, rappresenta un bocciolo chiuso tra quattro foglie di acanto che sta per schiudersi, per questo simboleggia la capacità di rigenerazione, fecondità e ricchezza. Secondo la tradizione popolare pugliese il pumo aveva anche funzione apotropaica, si pensava che servisse ad allontanare gli spiriti maligni e che portasse fortuna.

Dal 10 maggio abbiamo riaperto i battenti della stagione turistica 2021, con l’anelito che i nuovi pumi della Driade dei Trulli portino davvero felicità ed un po’ di fortuna dopo il “grande inverno” del settore turistico. Attendiamo di tornare a stupire ed emozionare i turisti di tutto il mondo nell’accogliente Capitale dei Trulli. Pronti, partenza, via!

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